Con i fondi Ue 2.700 digital labs, tutor anti-dispersione e rilancio degli Its
Lotta alla dispersione scolastica, con attività di tutoraggio soprattutto nelle classi più a rischio “abbandoni”. La creazione di 2.700 digital labs (uno per ogni scuola secondaria di secondo grado) disseminati sul territorio; il rafforzamento degli Its, e in generale della formazione legata al mondo del lavoro. Lucia Azzolina in audizione ieri in commissione Cultura della Camera ha illustrato le priorità di intervento in materia di Istruzione concernenti l’utilizzo delle risorse Ue del Recovery Fund.
Lotta alla dispersione scolastica
Al primo punto delle iniziative individuate da Azzolina il contrasto alla dispersione scolastica, in risalita specie in alcune aree del Paese (Sud in testa). Su questo aspetto, la ministra ha ipotizzato vere e proprie attività di tutoraggio, soprattutto nelle classi dove è più alto il tasso di dispersione. «Il tutoraggio avverrà anche attraverso il lavoro a scuola, di docenti dedicati che possano orientare alunne e alunni nelle situazioni più a rischio – ha detto Azzolina -. La scuola, guardando a questi ragazzi, deve ripensare la propria capacità di essere attrattiva, facendo sì che studentesse e studenti la vivano non solo come il luogo in cui si apprende e si riceve un giudizio sulle proprie competenze, ma anche come luogo dove sia possibile fare esperienze sociali, culturali, ricreative e aggregative».
Spinta forte sull’edilizia
Altra misura priorità, è il rilancio dell’edilizia scolastica. Con un programma di efficientamento energetico degli edifici scolastici che prevede, in particolare, la riqualificazione energetica delle strutture, la riduzione dei consumi energetici attraverso il miglioramento degli impianti, la riduzione dei costi di gestione. «Tutte misure – ha aggiunto Azzolina – che certamente avranno dei risvolti occupazionali sulle imprese di settore». Il programma di adeguamento strutturale degli edifici scolastici dovrà prevedere invece la messa in sicurezza di una parte dei medesimi, attraverso interventi mirati e la progettazione partecipata degli ambienti di apprendimento. Vi sarà, poi, un programma di realizzazione di nuovi edifici scolastici che prevede la sostituzione edilizia di una parte del patrimonio scolastico vetusto e poco innovativo. «Vi sono casi, infatti, in cui costruire ex novo è economicamente più vantaggioso che sistemare edifici esistenti».
Più digitale
Un altro obiettivo del Governo è la completa transizione al digitale della scuola italiana, che sarà centrata attraverso tre misure. La prima, la trasformazione delle aule in ambienti di apprendimento innovativi, con strumentazioni all’avanguardia. Seconda, la creazione di 2.700 Digital Labs (uno per ogni scuola secondaria di secondo grado) disseminati sul territorio. Laboratori di avanguardia dove formare il personale e organizzare attività didattiche innovative per gli studenti. Terza, la piena digitalizzazione dei sistemi informatici, delle banche dati e delle infrastrutture amministrative dell’istituzione scolastica.
Formazione del personale scolastico
Azzolina ha confermato anche la necessità di spingere sulla formazione del personale scolastico per garantire qualità ed innovazione al servizio formativo con conseguente continuo aggiornamento e calibratura dei percorsi di formazione permanente e obbligatoria, documentati attraverso un sistema digitale che costituisca un portfolio di professionalità. «Gli eventi degli ultimi mesi – ha spiegato Azzolina – hanno dimostrato come sia indispensabile investire sulla formazione di tutto il personale scolastico, senza eccezioni, per rispondere in maniera sempre più adeguata e coerente alle esigenze che tempi di innovazione digitale e di proficua rapida circolazione dei saperi impongono».
Rafforzare gli Its
A sorpresa, la ministra dell’Istruzione ha parlato poi anche di Its, evidenziando la necessità di rafforzalri per mirare allo sviluppo delle competenze tecnologiche abilitanti e fornire le professionalità nei settori in attuale sofferenza, soprattutto in ambito scientifico e tecnologico. Di particolare importanza, in questo caso, si rivela la partecipazione delle imprese ai processi di formazione-lavoro. Gli interventi progettuali sono volti ad estendere tale modello ad altri contesti formativi e a rafforzare il posizionamento degli Its nell’ambito delle Stem, al fine di migliorare il collegamento con le realtà imprenditoriali del Paese e colmare il gap formativo attualmente esistente.
Fonte: Il sole 24 ore del 24/09/2020